Caporetti 13,17
15Nell'anno settantunesimo dalla morte di Emilio ovvero trentanovesimo dalla caduta di Enzo e seconda luna del sessantaquatresimo semestre dalla scomparsa di Ernesto, Gheyshiro del popolo San Giacomino e il Reverendo delle tribù Rosandre si incamminarono alla conquista dell'alpe contro la volontà di Javeh. 17 Essi si dirigevano al cospetto del Deye-Peters nelle terre di Ernesto bramosi della vetta ma ciechi ai segni del signore. Javeh reputò tale azione un grande sdegno nei suoi confronti e istruì i cherubini affinchè, con opportuni segni, mostrassero ai due rocciatori l'umiltà dell'alpinismo. Il primo cherubino fermò il loro cammino spostando le auto dell'autostrada e incolonnandole per sette chilometri dal casello che giace nella terra del lisert presso le foci del fiume timavo che delinea il confine con le terre bisiacche. 20Gheyshiro uomo astuto ma con il cuore chiuso al tocco della mano del signore condusse il suo veicolo lungo strade statali che sfuggivano all'occhio del cherubino. Questa azione fu odiosa agli occhi di Javeh che disse al secondo cherubino "Vai e arresta il loro impuro proposito con l'acqua che bagna tutte le fessure e fa cadere il rocciatore". 23Così i nembi fecero cadere acqua e ghiaccio dall'alto dei cieli sulla nazione di Pontebba innondando tutte le rocce al punto che i fiumi riversavano acque marroni per l'ira del signore. Tutto ciò fu molto grande e intimorì il Reverendo che disse a Gheyshiro "I nembi sono avversi al diedro del Deye-Peters, orsù dirigiamoci al pilastro della plote che sorge maestoso ai piedi della creta delle Chianevate che sorveglia Timau poichè laggiù il sole splende e la nostra vittoria sarà grande". 27I cherubini videro tutto ciò ed inviarono un vecchio eloquente che era padre di un padre appartenente alle tribù che vivono a sud del fiume tevere. Egli proferì le medesime parole "Non dirigetevi all'alpe poichè voi siete giovani e belli. Grande sarà il vostro giovamento se andate nella città di Villacco che giace a nord delle Giulie perchè laggiù è abbondante e facile il sollazzo della vagina. 30Stupefacenti sono le mie prestazioni con l'alchimia del viagra". Ma il fiero Gheyshiro rispose "A noi non interessa la vagina poichè siamo alpinisti e grande sarà la nostra vittoria in carnia". Uscirono dalla porta sud di Pontebba e si diressero verso la carnia dove si accamparono con i loro armenti ai piedi della creta delle chianevate. 33Si svegliarono all'alba al terzo canto del gallo per preparare il materiale. Javeh indignato inviò un arcangelo a confondere l'attrezzatura e così Gheyshiro dimenticò il conetto. Con cuore cieco ai segni del signore Gheyshiro ed il Reverendo fecero l'avvicinamento con impeto.35 Visto ciò i cherubini inviarono dei rocciatori teutonici che vivono a nord delle alpi carniche nella terra dove il sollazzo della carne è facile ad ottenersi. Precedettero i blasfemi e traversarono con eleganza la temibile cengia del primo tiro ma con astuzia i cherubini tolsero gli appigli della placca e il primo rocciatore cadde per sette e sette cubiti. 37Grande fu lo sgomento alla vista della caduta ma Gheyshiro il cui animo è saldo e non si atterrisce attaccò la prima lunghezza mettendo tre protezioni in sette cubiti di lunghezza. Javeh vide ciò e grande fu il suo sdegno. Scese lungo la via e levigò le prese della fessura impedendo il passaggio ma l'astuto Gheyshiro si fermò e fece salire il Reverendo poichè invincibili sono le sue dita. 40Il Reverendo passò e gli alpinisti conquistarono due lunghezze pari a uno stadio con tre protezioni. Riprese la lotta Gheyshiro ma il signore che è misericordioso, inviò due gracchi neri in segno della sua ira. Gli uccelli volteggiarono tre volte con sette canti dal tono grave e Gheyshiro perse la diretta via perseverando lungo una cengia marcia che solo i capretti sono avezzi a praticare poichè è rigogliosa di erbe e frumento. Il Reverendo risalì e riprese la diretta via perchè salda è la sua stretta.43Tutto ciò fu molto odioso agli occhi di Javeh per l'impeto con cui il Reverendo tirò gli svasi delle placche sacre interdette agli uomini. L'ira del signore fu grande e sotto il suo segno una lama solida divenne marcia riempiendo di sgomento il cuore di Gheyshiro che implorò al compagno di essere calato come è di uso nei caporetti.45Grande fu la sconfitta di Gheyshiro ed il Reverendo perchè ciechi alla vista della volontà del Signore pretesero la vittoria della vetta dopo i sette segni ostili inviati da Javeh.
El Reverendo
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