Frase della settimana

"Le falesie xe la sagra dell' illogico"
T.Gigio

lunedì 22 luglio 2013

Pastin e Vin!


Colonna sonora: Funky Kingston (Toots and the Maytals)
                           Link colonna sonora: Funky Kingston


“ … Everybody, give it to me huh
 Hey Hey Hey

 I want you to believe every word I say
 I want you to believe every thing I do
 I said music is what I've got to give
 and I've got to find some way to make it
 Music is what I've got baby
 I want you to come on and shake it
 shake it shake it baby
  
oh yeah hey   na na na...
oh yeah..  na na na … “


La sveglia una volta aveva il suo caratteristico trillo, poi è stata sostituita dall’ elettronico bip bip.
Ora addirittura si può impostare sul proprio telefono una vera e propria canzone che con le note a noi più gradite dovrebbe rendere più piacevole la transizione dal mondo dei sogni a quello reale.

Apro lentamente gli occhi. Loro osservano le stelle nascondersi  fra le chiome degli abeti mentre io assaporo il profumo tipico del bosco di conifere, un profumo di resina e muschio. Sento una musica provenire dal mio sacco a pelo; sono le 4:00 del mattino e capisco che è la sveglia;  sta suonando e dovrò alzarmi.

“ … Funky Funky Funky
Funky Kingston, is what I've…  CLICK! ”

Blocco la suoneria e mi volto a scuotere Marco che mi dorme accanto; gli comunico che è ora di alzarsi. Lui si stupisce del fatto che siano già le quattro del mattino, dormiva così bene. Gli rispondo che se vuole possiamo rimanere al calduccio dei sacchi ancora per  dieci minuti. Nemmeno finito di formulare l’invito che lo vedo ritto in piedi, sta buttando alla rinfusa il sacco e i materassini dentro l’auto. C…., io avrei preso volentieri ancora quei 10 minuti di semi coscienza. Niente non abbiamo tempo, dobbiamo montare in automobile e partire.

Più che partire dobbiamo… ripartire…ritornare, ritornare verso casa,  il lavoro e gli impegni quotidiani ci attendono. E mi ci vogliono almeno quattro ore di auto per tornare a Trieste ed essere puntuale alle otto sul lavoro.

Seduto al fianco del Marco autista aspetto l’alba e ripenso alla sera del giorno prima, anzi, ormai di due giorni prima...

Siamo assieme a degli amici in cima ad uno dei grandi sassi di Laste, seduti davanti al bivacco in legno, vicino ad un bel fuoco con la carne pronta ad essere grigliata e le bottiglie di vino già mezze vuote. Come su di un isola sospesa nel vuoto osserviamo luci e lucette degli anonimi, almeno per noi,  paesi  sparsi lungo la vallata sottostante. In cielo tante stelle ad assecondare il nostro colloquiare. Si parla di tutto ma principalmente di montagna, ma soprattutto si scherza su tutto e così tra un bicchiere di vino e l’altro, un due salsicce e dei buoni pastin alla griglia il tempo vola e arriva il momento di abbandonare i nostri amici che pernotteranno al bivacco. 



Ovviamente cercano di convincermi a restare ma sono irremovibile, domani si va a fare quella via! Anche se dobbiamo fare  un ora e mezza d’auto e poi eventualmente salire al bivacco Zeni, posto proprio sotto la parete e sono già le dieci e mezza di sera. Vista la mia determinazione che fra l’altro è aumentata proporzionalmente alla quantità di vino ingerito, il mio prode amico si prodiga in tutte le maniere nel  cedere il suo posto di compagno di cordata a qualche altro arrampicatore lì presente. Nessuno accetta e quindi è costretto a preparare lo zaino e alla fine ci incamminiamo verso l’auto.
  Da Laste andiamo a Pozza di Fassa ed imbocchiamo la val San Nicolò. Ad un certo punto l’auto frena e mi desto da quello stato di semi-coscienza in cui ero entrato già da un po’. Marco mi chiede di guardare la carta per capire da dove parte il sentiero per il Rifugio. Io mi guardo attorno e biascicando un pochino gli faccio notare con sicurezza che dobbiamo prima raggiungere Pozza di Fassa e poi girare a sinistra. Lui prontamente, con un tono tra il seccato e l’ironico, mi risponde che Pozza l’abbiamo già passata. Subito mi attivo e alla fine constatiamo che alla nostra destra nel bosco di abeti sale il sentiero numero 615 che porta al bivacco Zeni nel cuore del Gruppo della Vallaccia. Scendiamo dall’auto e dopo due minuti di consultazioni più o meno serie giungiamo alla conclusione che ci conviene dormire all’auto e fare l’avvicinamento direttamente la mattina seguente. Detto fatto, non passano neanche cinque minuti che sono già dentro al sacco a pelo, disteso sotto un bel abete a guardare le stelle spegnersi piano piano al di là dei rami degli alberi.

Le mie narici carpiscono un aroma di caffè. Il sapore della colazione si insinua immediatamente in me. La sveglia per il momento non è ancora suonata ma Marco è già in piedi e  ha già preparato il caffè, allora metto da parte la mia pigrizia e mi alzo.  Dopo il buon caffè fatto nella moka, che io preferisco su tutti, ed una buona colazione vado verso il torrente  che scorre e rumoreggia potente lì vicino. Raggiunta l’acqua mi chino e come un rituale mi sciacquo la faccia. Lo faccio ogni mattina anche a casa ma con l’acqua tiepida e ogni qualvolta avvicino le mani colme verso il viso, chiudo istintivamente gli occhi e spero sempre di sentire l’acqua gelida e nel riaprirli , di trovarmi sulla riva di qualche torrente in mezzo a qualche bosco di abeti o larici e con qualche parete, pronta per essere scalata, svettante sopra la mia testa.
  


Questa volta è proprio così. Rido di gusto,mi  risciacquo nuovamente e la risata scorre via veloce tra le acque roboanti del fiumiciattolo, sul mio viso rimane niente più che un sorriso; so cosa ci aspetta… un’altra avventura!

Fine della prima parte!

2 commenti:

  1. saria interessante saver se te son anda' a cagar e se te adotti la tecnica del gambero per defecare!

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  2. Certo che son andado a defecare! La tecnica del gambero la go provada una volta ma non me trovo proprio a mio agio in tale posizion ad espeller le scorie solide e liquide che il mio corpo produci.
    Però ora saria doveroso spiegar questa famosa tecnica de defecamento!
    Quindi diria che anche sta volta dovemo interpellar il massimo esperto sul tema! Il PRESIDENTE !!!!
    Ti prego o sommo PRESIDENTE speiga a tutti i lettori come si esegue correttamente il defecamento con l'utilizzo della tecnica a GAMBERO!

    RomBoss

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