Passeggiatina serale
Giovedì
mattina al telefono Giulio mi dice:
“Bon
andemo ma andemo vicin che volesi esser a casa per zena!”
Oramai dovrei averlo imparato ed invece mi sa
di no; quando senti una frase così dovresti sapere che in ogni caso non sarai
mai a casa per cena, soprattutto se la tua passeggiatina serale prevede una
salitina con le pelli sul Nanos. –Che vuoi
che sia il Nanos- direte voi ; come ho pensato io!
Quindi il sottoscritto (RomBoss) e Giulio ci
ritroviamo in Gretta per le 16:30 con l’auto pronta per una sci alpinistica a
tutti gli effetti. Però non sappiamo ancora dove andare, lui propone l’Auremiano,
io il Sv Lovrenc. L’Auremiano ci sembra un po’ frocio e poi non sapremmo bene
da dove partire per prendere il pendio più ripido, meno boscoso e quindi più
sciabile. Lo Sv.Lovrenc ci sembra lontano e troppo inflazionato. Poi su
internet scopriamo un report di uno che a tentato la salita al Nanos da Veliko
Ubeljsko ma che ha battuto vilmente in ritirata perché troppo spaventato dalla
fatica di dover batter traccia nella polvere. Polvere? Powder? Sul Nanos? Deciso
si va sul Nanos; la Polvere e la possibilità di fare un maggior dislivello
delle altre opzioni ci fanno subito decidere!
Ovviamente nessuno dei due conosce minimamente
il percorso; “tanto de notte no se vedi niente quindi no fa differenza”… Arrivati a Veliko Ubeljsko dobbiamo ovviamente
cercare dove parte il sentiero ma questo è un ostacolo che risolviamo
rapidamente. Partiamo lungo le evidenti
tracce di sci che si snodano lungo un evidente
varco nel bosco fitto. Ovviamente dopo un po’ le tracce spariscono e iniziano a
calare le tenebre. Noi ovviamente continuiamo a salire zigzagando nel bosco,
battendo traccia e puntando a…? a cosa? Non lo sappiamo esattamente neanche
noi. Salendo prima o poi dovremmo trovarci in cima, giusto?
Il
pendio si fa sempre più ripido. Dopo un po’ ci fermiamo e ci troviamo concordi
che le lucette del paese sono sempre li e non si vede la fine del bosco. Inizio
a sospettare che potrebbero essere i 700m più lunghi della mia vita e che non
tornerò per cena.
Dopo parecchi pendolini ci ritroviamo nella
nebbia, altro che stelle. A quanto pare la nebbia avvolge tutte le pendici del
Nanos, il pendio si fa sempre più ripido ma noi, nonostante il buio non abbiamo
ancora acceso le frontali. Gli sci ringraziano perché brancolando nel buio
riusciamo a fare pendolini e traversi sulle rocce che affiorano appena dal
manto nevoso, che è ben spesso ma molto soffice. Ora non mi crederete, come non ci credevo io,
ma ad un certo punto, dopo svariate bestemmie, i pendolini diventano impossibili
per la pendenza elevata del pendio e per la presenza di varie barriere rocciose
e quindi anche sul Nanos, come in una vera salita alpinistica ci tocca salire
battendo traccia con gli sci in schiena e per giunta nella polvere! La vetta
ancora non si vede. Finché ad un certo punto il pendio spiana, sento il vento
che inizia a soffiare e vedo in lontananza uno spicchio di luna; subito coperto
dalle nuvole.
Penso che ormai ci siamo e tra un po’ dovremmo raggiungere il
pianoro sommitale, brullo e spazzato dalvento. Invece è qui che avviene la
magia.
Facciamo qualche metro di discesa in
stembogen e ci ritroviamo in un bosco. Un bosco fatato, mi sembra di essere
entrato nel regno del ghiaccio e delle nevi. Gli alberi sono imbiancati e dai
loro rami pendono e stanno ben aggrappati dei cristalli di tutte le fogge e
misure. Noi siamo avvolti dalla nuvola, come in un batuffolo di cotone quindi l’unica
fonte di luce è quella delle nostre frontali. Muovendo il fascio di luce gli
alberi ed il manto nevoso perfettamente piatto e liscio, luccicano e sembra di
stare in una cristalleria, il vento è scappato non so dove ed il silenzio è
veramente intenso. Noi continuiamo a camminare in piano seguendo la cresta,
finché non sentiamo nuovamente il soffio del vento che anima gli alberi e riempie
il silenzio con la loro voce. Ci ritroviamo su un’altura. Niente rifugio e
niente cima. Oramai l’ora di cena è passata da un pezzo e non sapendo più dove
navigare, decidiamo di preoccuparci della discesa. Non potendo scendere
agevolmente lungo il percorso di salita decidiamo di imboccare un canalino che
ci sembra più sciabile e sperando di non incontrare ostacoli. La neve
inizialmente è ventata. La pendenza è un po’ inquietante, anche perché le
nostre frontali non servono a molto nella nebbia. Quindi sciamo curva dopo
curva con attenzione e comunque riusciamo a grattare bene le lamine su svariate
rocce nascoste. Speriamo di aver preso la direzione giusta. La neve varia e la
sciata è un po’ faticosa ed incerta. Ad un certo punto sento la soletta degli
sci che mi trasmette tutt’altra sensazione… sapevo io!! Eccola è proprio lei! Gli alberi sono alla distanza giusta, le
gambe rispondono da sole, si adattano al terreno e gli sci finalmente solcano
la desiderata polvere e curva dopo curva la gioia mi pervade! Sono di notte
nella Powder con un bosco perfetto per sciare e… sto sciando!
Dopo un po’ sbuchiamo dalla nuvole e scorgiamo
le luci del paese, punto ad esse, ormai vedo meglio e posso sciare in tutta
tranquillità nel bosco rado. Infine ribecchiamo le tracce di salita e in un
batter d’occhio siamo all’auto!
Non so bene dove siamo stati, ma ora so che visitare
il Nanos in vestaglia da notte, mentre dorme è stato un privilegio!! Ora non ci
resta che scovare una gostilna che alle 22:15 ci faccia ancora una lauta cena!
P.S. alla
fine l’abbiamo trovata! Piatto di selvaggina e vinaza! Sborra!
RomBoss
Te sa cosa ve tocca desso...
RispondiEliminaEh si! La grande impresa! L'ultimo problema sciistico delle Alpi Orientali!
RispondiEliminaIl famigerato canalone Perini!
se oserè tanto e tornerè vincitori contatterò personalmente il Perini, attualmente quasi sempre all'estero (Istria), che sarà lieto de congratularse con voi, o conmasturbarse con voi (metodo Colemann)
RispondiEliminaxe de ricordarse che eticamente in quel canalone frontali o cellulari, orologi ecc. non saria de usar!
Bene, il dado è tratto. Xe finido el tempo dell'alpinismo spensierato e goliarico, adesso dovemo allenarse per el famigerato canalone Perini. Le curve saltate e tutte le altre tcniche da sci ripido xe insufficienti, adesso dovemo impratichirse nel metodo rambo con gli sci! Non xe per niente facile perchè te ga de scender e saltar senza bastoncini altrimenti non te rivi a ciaparte sui rami dei faggi!
RispondiEliminaRev.
se te sa sciar co te son in volo te lanci i bastoncini che se impiri nella neve e co te atterri dall'albero te li ritrovi e te li riciapi al volo. xe la che se vedi el vero sciator!
RispondiEliminacomunque un vero sciator no salta mai, i salti li fa le scimmie in circo!
hahaha
Anonimo
Perchè lo sci xe uno sport statico!
RispondiEliminaAnonimo
compra anche ti l'attrezzatura de scialpinismo de Topo Gigio:
RispondiEliminascarponi superga con scarpetta clarck, per esser elegante in ogni occasione (te pol anche far traversi)
set de bombe a mano camuffade da pigne per provocar valanghe
mazzo de carte segnade per far pokerini in rifugio e spellar gli altri sci alpinisti ignari de questo pericolo
sigaro antivalanga, in caso che te rimani sotto una valanga xe protetto per non studarse e te consuma più velocemte l'ossigeno
antiarva, crea un segnale de disturbo in modo da rendere impossibile ai socorritori il ritrovamento delle persone sepolte dalle valanghe
sonda con baionetta ad innesto rapido, per finire eventuali vittime de valanghe e derubarli prima dell'arrivo dei soccorsi
mortaio da 45mm modello della Grande Guerra per colpire gli scialpinisti banali che scia dall'altra parte della valle
cane da valanga modello pittbull addestrato a combattimenti, per far scommesse in caso ve sia in zona altri cani da valanga
spago alleggerido dell'anima per recuperi estremi
ramponi con punte posteriori per sbusar le gomme dei suv dei scialpinisti banali
nei migliori mercati neri!
T.G.
Buongiorno signor Topo Gigio, sarei interessato ad acquistare il suo kit scialpinistico ma innanzitutto desidero dei chiarimenti. L'antiarva include anche una ricetrasmittente che annuncia in anticipo i cavalli vincenti alle corse truccate?
RispondiEliminaCordiali saluti.
Dario M.
Mi non so nieeeente de corse truccadee. chi ga parlaaa?
RispondiEliminaT.G.