Merry
Christmas, С Рождеством, Fröhliche Weihnachten , Gezur Krislinjden, Joyeux Noel, Hyvaa joulua, Sretan Božič, Felice sborra a
tutti, Feliz Navidad, Vesel Božič… insomma: Bonu nadale e prosperu annu nou
Il GHEY TEAM
augura a se stesso e a tutti i simpatizzanti un Buon Natale ed un felice anno
nuovo! E per celebrare come da tradizione questa festa anche noi abbiamo messo
(a vostra insaputa) un regalino sotto l’albero di tutti voi
climbers/rocciatori/alpinisti/falesisti. Oggi 25 Dicembre scartiamo insieme
questo DONO! Un dono che si può tranquillamente dire esser nato dalle mani (e
dalle tasche), bagnate dal sudore e dal
sangue di alcuni dei nostri Membri! Una vera lotta con l’alpe e con le forze della
natura! Una lotta durata tre giorni che a fruttato la nascita di 5 vie nuove
che si snodano su una parete che lascia intravedere ancora ampie possibilità
di apertura di vie nuove.
Ebbene si, signori e signore, Ghey e Lesbiche è nata la falesia del Ghey Team.
Il lavoro da fare è ancora molto, non solo di chiodatura ma anche di pulizia.
Quindi per il momento non divulgheremo notizie su questo sito, ancora sporco di
terra e polvere ma SOPRATTUTTO per una questione di SICUREZZA. Appena sarà
fruibile renderemo subito note tutte le generalità e le indicazioni per
raggiungerlo e per divertirsi su un fantastico calcare.
Come dicevo, ci sono già quattro vie di
arrampicata sportiva, ed una di stampo un po’ più alpinistico: La
cosiddetta normale al famoso “Pilastro
del Reverendo” una via che di sicuro merita di diventare una classica, una vera
avventura che vi porterà ad immergervi nella parete vera e propria, per poi
riemergere sulla sommità! Le difficoltà da superare sono
alpinistico/speleologiche. Qui di seguito il racconto della prima ascensione con tutti
i dati ed i consigli per andare a ripeterla!!!
Le altre sono
vie sportive lunghe circa 20m. Le difficoltà sono da definire. Ma ciò è
irrilevante, vista la qualità della roccia e la particolarità dei movimenti da
esse richiesti per poterle scalare. Quindi Auguri di buon natale e felice anno
nuovo a tutti; a chi va a scalare e a chi preferisce giocare con la bianca
Powder!!!
Cari Lettori
Con la seguente
relazione non oso mettermi in competizione con i grandi alpinisti dell'istria,
quarnero e ciceria; indomiti apritori di linee arditissime ben al di sopra delle
capacità umane (vedi canalone Perini al Nanos) e grandi bivaccatori da parete
che si sentono a casa su terrazzini circondati dal vuoto sovrumano. La mia
impresa è molto più modesta ma considerandone il contesto spero che la sua
relazione possa offrire un valore aggiunto alla biblioteca del gheyteam.
Reverendo
Via normale al
Pilastro del Reverendo.
Questa via meglio
nota come "La riconquista della libia" risale le giungle del canalone
sud-ovest del famoso Pilastro del Reverendo, ombelico dell'istria sito presso
(...). Considerando le tecniche di progressione utilizzate, questo
itinerario è degno di essere ricordato come un'icona della multidisciplinarietà
verticale.
Gruppo: Falesia del gheyteam, (...).
Dislivello: 50m.
Sviluppo: forse 10m.
Difficoltà: forse IV+ con rovi ed asparagi.
Roccia: se tutto va bene è buona. Attenzione alle foglie secche.
Materiale: normale attrezzatura da progressione speleologica (imbrago,
discensore, maniglia e croll), marsupio viola fluo anni '90 pieno di spit e piastrine
compreso di battitore a mano, un set completo di friend, un set completo di
nut, una mazzetta, tre chiodi da roccia (due universali ed un chiodo piatto), 6
rinvii, 4 moschettoni a ghiera, 2 cordini, una cesoia, un seghetto pieghevole,
scarpe da ginnastica in offerta al discount (19.90 €), chiave a tubo da 13,
chiave a tubo da 17, una carrucola, corda dinamica da 60m del 2003, spezzone di
15m di corda statica da 10mm, niente cibo e acqua.
Giunti alla base
della falesia del Gheyteam si imbocca l'evidente canalone sud-ovest che divide
il famoso Pilastro del Reverendo dalle placche della falesia. La progressione
risulta osteggiata dalla giungla che ricopre le pendici del canalone fino alla
base delle pareti verticali. E' particolarmente comodo l'uso del seghetto e
delle cesoie per agevolare l'avanzata tra i rovi e gli sterpi. Si ricorda che
gli asparagi garantiscono un'ottima coesione del terreno e pertanto un
eccessivo accanimento contro queste piante potrebbe causare distacchi di fango
e terra anche con debole sovraccarico. Le liane, se usate con sapienza,
agevolano notevolmente la risalita.
Si avanza a fatica
fino alla base di una evidente fessura verticale nel punto più profondo ed
oscuro del canalone. A questo punto conviene abbandonare il seghetto pieghevole
e impegnare la risalita in solitaria con autosicura. Si segue la fessura non
disdegnando il valido aiuto delle piante rampicanti ma facendo attenzione ai
numerosi rovi che possono ostacolare la progressione. Può risultare utile
ricorrere all'uso delle cesoie facendo attenzione di non tranciare la propria
corda confondendola con la vegetazione
circostante (pertanto sono sconsigliate le corde di colore verde).
L'arrampicamento prosegue fino a raggiungere la prima sosta in un'evidente
nicchia-grotta a sinistra della fessura. Questo antro si rivela molto utile per
un eventuale bivacco ma si consiglia una deforestazione parsimoniosa in quanto
gli asparagi consolidano i massi instabili frammisti a fango che compongono il
pavimento della nicchia. Un disboscamento eccessivo potrebbe far collassare
l'intero terrazzo.
Dalla sosta si
riparte affrontando lo storico passaggio chiave della normale al Pilastro del
Reverendo. La leggenda vuole che il Reverendo abbia provato il passaggio in
autosicura per ben tre volte ma senza successo. Sembra si preoccupasse
dell'interessante fattore di caduta dell'armo (più o meno 2) e del suo
materiale. Ogni volta che afferrava uno svaso coperto da fango e foglie, la sua
mente veniva invasa da pensieri infausti. Si ricordava del suo vecchio ed
economico imbrago speleo (comprato per 40000 lire) che distrusse all'età di 17
anni volandoci sopra su un armo simile a quello del passaggio che stava per
intraprendere. Una settimana dopo il decesso dell'imbrago da 40000 lire ne
acquistò un'altro per 90000 lire; ovviamente ,anche in questo caso, si trattava
del più economico disponibile sul mercato.
Si narra che sia
corso in suo aiuto il Capo Rom che raggiunto il terrazzino assicurò il
Reverendo con qualche DPI (dispositivo di protezione individuale) utlizzato
correntemente nell'edilizia (notiamo che nella scarna lista del materiale
utilizzato manca un conetto o un gri-gri). A questo punto il Reverendo affronta
il passaggio con un breve traverso a destra, per poi alzarsi in camino e raggiungere
la continuazione della fessura che solca il colatoio del celebre Pilastro del
Reverendo. L'arrampicata era difficoltosa ed osteggiata dalle foglie secche di
leccio frammiste al fango che mal si adattavano alle scarpe di ginnastica (in
offerta a 19.90 €) con i lacci troppo lunghi che spesso facevano inciampare il
rocciatore. Stranamente non si fa menzione del peso ingente dell'attrezzatura.
Si racconta che su questo passaggio, dopo aver afferrato alcune prese friabili,
il Reverendo fece un voto di castità in cambio di aver salva la vita. Sembra
che in tale circostanza si ricordò che l'imbrago economico da 90000 lire, che
indossava in quel momento, era lesionato in varie parti in seguito ad
un'intensa attività speleologica. Non giova nemmeno il computo dell'età
dell'attrezzo che ricordava al Reverendo l'epoca delle superiori, la musica
disco anni '90, i festini e le avventure amorose adolescenziali.
Quindi la fessura
continua su balze friabili sepolte da abbondante fogliame che diventano sempre
meno verticali rendendo più agevole la progressione. Dopo un ultimo boulder in
fessura si raggiungono dei gradoni rocciosi cosparsi di legname opportunamente
accatastato dai primi salitori. Per facili roccette si raggiunge la panoramica
sommità dell' ambito Pilastro del Reverendo dove si attrezza una sosta su un
albero a piacere.
Un felice sborra a tutti!
Yeah Very Good Boy!
RispondiEliminaLollo
"un altro grande problema è stato risolto, con la salita al "pilastro del Reverendo" si apre un nuovo orizzonte del verticale"
RispondiEliminaW.B.
Cosa xe tutti sti misteri in nome della "sicurezza". Varda che sicurezza significa eleganza, ogni rocciador elegante devi saver dove xe sta falesia del gheyteam.
RispondiEliminaT.Gigio
fremo all'idea di mettere le mani al più presto possibile sulla roccia di questa nuova falesia che diventerà sicuramente un fantastico punto di ritrovo per tutti i membri e i simpatizzanti del ghey team!
RispondiEliminaNicol MINETI
facile per lui far voto de castità!
RispondiEliminaxe come per un furlan far voto de lavorar!
G.S.